11/11/2009

CONTROL

Mi sento in gabbia, a volte. Il Perfezionismo m'imprigiona, mi annebbia la mente. E allora mi dimentico di vivere, perché per vivere serve sbilanciarsi. E come può una perfezionista sbilanciarsi? Perderebbe quella misera illusione che la domina: il Controllo.
E allora dài, controlla. La scuola, il cibo, l'aspetto, le parole, gli sguardi. I pensieri, perché no. Controlla controlla controlla, e dimentica di vivere. Chiuditi in quella gabbia, coprila di fiori e oggettini graziosi perché gli altri la invidino. Fingi di non sapere che lo vedono perfettamente, che sei pazza e stai scambiando una stupida gabbia per un dolce paradiso. Guarda con disprezzo e diffidenza al mondo esterno. Isolati, crogiolati nel Nulla che ti sei creata e ora odi, e piangi. Povera stupida. Calcola e controlla, e dimentica di vivere. Perché, di' la verità. Ti credi superiore, ma sai benissimo, benissimo che ti stai sprecando in un mare d'idiozie, e che daresti un occhio, per essere una stupida cicciona tarda e brufolosa... che si piace.

(Ce l'ho fatta. Ho scritto a ruota libera, e quel che ne è saltato fuori è probabilmente un miscuglio sconnesso e confuso di riflessioni idiote intrise di una odiosa vena di vittimiso e melodrammaticità. Però mi sento un po' più libera, e forse è solo questo a importarmi).